Il nostro primo vero viaggio in camper GIORNO 1: da Busto Arsizio a Santa Marinella (Roma)

 



22 dicembre 2023. Busto Arsizio.

23 dicembre 2023. Santa Marinella (Roma)


Dopo lunga e sospirata attesa, giunge il momento di fuggire.
Michele, Alessio (da ora in avanti detto l’adolescente) e Valeria, sotto la costante supervisione di Mirtilla, finiscono i preparativi del Glen, mentre io mi godo le ultime ore di lezione a scuola.
Alle 16, affidato l’ultimo bambino a una madre che supplichevole agitava le ciglia quasi a voler dire: “Ma davvero me lo lasci fino al prossimo anno?”, vedo arrivare Glen in tutta la sua bellezza.
Salgo al volo ed è già vacanza. Anche in tangenziale.
Anche macinando 50 km in poco meno di tre ore.
Mirtilla, come a ogni partenza, è abbastanza inquieta e insofferente.
Piagnucola e sbatte continuamente la coda, orecchie in allerta e occhi guardinghi.
Pian piano si abitua ai rumori del camper e, poco a poco, si quieta.
Valeria e io sbrighiamo alcune faccende di lavoro, mentre Michi alla guida chiacchiera con l’ adolescente.
A circa 50 km da casa decidiamo di sostare nella speranza che il traffico vada scemando.
Aperitivo comodamente seduti in dinette, musica natalizia in sottofondo e la sensazione di essere a casa anche in viaggio.
Fortunatamente la tangenziale si svuota e rimettiamo il Glen in moto.
Il giorno prima avevo cucinato uno spezzatino per non farci trovare impreparati lungo la strada. L’idea iniziale era di gustarlo vicino al mare a Cecina, ma le tre ore perdute a inizio viaggio, ci costringono a una fermata in un’area sosta dell’autostrada, in Versilia.
Ore 23.00 consumiamo la nostra cena frugale e poi ci mettiamo a nanna.
Ore 1.33 un rumore di clacson fa letteralmente fare a Michele un balzo che quasi picchia la pelata sul soffitto della mansarda. Lo spavento dura giusto il tempo di renderci conto che l’abile suonatrice di clacson si era impiantata sul volante del Glen.
Tutto a posto.
Possiamo riprendere tranquillamente i nostri sogni.
Il risveglio è accompagnato dall’aroma di caffè che si sprigiona dalla nostra fedele Bialetti in ogni angolo della casetta. Tutto odora di caffè, il che, per chi apprezza, significa iniziare meglio la giornata.
Santa Marinella ci attende insieme a Maria e la meravigliosa zia Carla.
La vista del mare racchiude sempre una sensazione di profonda pace anche per chi, come me ama le alte cime dei monti. E gli ultimi chilometri, accompagnati dalle onde che scorgevamo a tratti, ci aprono le porte del cuore alleggerendo i pensieri.
Maria viene ad accoglierci al parcheggio dove lasciamo il camper e Mirtilla in paziente attesa,
Zia Carla ci aspetta sulla soglia di casa in tutta la sua romanità, la tavola imbandita a festa e un meraviglioso pranzo pre natalizio.
Per la cronaca, zia Carla avrebbe voluto deliziarci con la sua specialità, cacio e pepe, ma ha desistito per la presenza del delicato olfatto di Valeria che non tollera il profumo del pecorino.
Ma le si vuole comunque bene.




SANTA SEVERA

Dopo pranzo, con Maria decidiamo di visitare il castello di Santa Severa, nella frazione del comune di Santa Marinella.



Severa di Pyrgi venne martirizzata in giovane età il 5 giugno 298 insieme ai suoi due fratelli, Calendino e Marco.
In sua memoria, in epoca paleocristiana venne dedicata una chiesa, i cui resti sono ancora visibili nella piazza della Rocca.
Il castello, invece, fu costruito intorno al X-XI secolo d.C. sulle rovine della colonia romana di Pyrgi.
Dopo il suo periodo iniziale di splendore, il castello rimase inutilizzato fino al secondo conflitto mondiale in cui divenne base strategica dell’esercito tedesco.
Attualmente, in seguito a restauri e interventi di riqualificazione, é possibile ammirare il castello e passeggiare per il piccolo borgo tutto l’anno.
Durante la nostra visita era allestita la casa di Babbo Natale, attrazione per bambini e famiglie.
Abbiamo poi concluso la nostra visita facendo due passi sulla spiaggia, ammirando il tramonto
Nonostante il parere di zia Carla che ne sconsigliava la visita, perché a suo dire “ce so’ solo e case”, Santa Severa ci ha regalato un piacevole pomeriggio.













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