MONTERIGGIONI e SAN GIMIGNANO



A Monteriggioni sostiamo e pernottiamo qui.

 
 L’area sosta di Monteriggioni è a pagamento (tariffe: 8 euro per 12 ore, 16 euro per 24 ore.) Carico/ scarico, corrente elettrica compresa nel prezzo, bagni puliti con acqua calda anche nei lavandini, lavelli per il lavaggio di stoviglie e panni. Area ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti. Doccia calda 1 euro per tre minuti e mezzo di erogazione. Qui un unico appunto: c'è il pulsante per fermare il timer ma funziona solo una volta e per poco tempo, dopodiché l'acqua ricomincia a scorrere fino allo scadere del credito. Ma non vi sono i cartelli che ne spieghino il funzionamento. Non c’è la possibilità di cambiare monete, accetta solo monete da un euro e non da' resto. Michi e l’adolescente riescono a farsi una doccia tranquilla, mentre a me accade uno spiacevole contrattempo. Appena inserisco il gettone parte il getto d’acqua; di corsa raggiungo le docce e metto in pausa l’erogazione, come suggeritoci da un vicino di camper, e inizio ad insaponare i capelli per guadagnare tempo. Peccato che la doccia non sia più ripartita. Sono rimasta alcuni minuti al freddo, poi mi sono rivestita. Purtroppo non avevamo più monete e sono rimasta senza doccia. Fortunatamente i bagni hanno acqua calda ai lavandini, così mi lavo tranquillamente i capelli e poi mi do una sciacquata sul camper.

In quest'area abbiamo permesso a Mirtilla di scendere dal Glen ad esplorare un po’ il territorio. Come la scorsa volta é uscita un po’ timorosa, ha esplorato circospetta i dintorni e di buon grado è tornata a bordo. Mirtilla ama stare in nostra compagnia; per questo non appena ci sediamo alla dinette si sdraia tranquilla e si lascia coccolare. Poi fa un balzo in mansarda e si addormenta sfinita dopo lo stress del viaggio.

Per cucinare i pici all'aglione sfoggiamo il nostro fantastico piattino acquistato nel mercatino natalizio in piazza del Duomo a Milano il giorno della laurea di Federico, il fratello dell’adolescente.

Lo potete trovare anche qui

Si rivela un ottimo aiutante e l’aglione assume subito la consistenza di una crema. Seguendo la ricetta, Alessio fa sciogliere bene l’aglione nell’olio caldo con il peperoncino e poi aggiunge i pelati. Nel frattempo mette i pici in cottura e infine li condisce con la salsa preparata. 



Che dire…SPETTACOLO!
Da ora in poi scatta la nostra folle ricerca dell’introvabile aglione, ma ovunque chiediamo ci sentiamo rispondere: “L’aglione l’è finito a ottobre.” E noi ci si mangia le mani per l’occasione lasciata sfuggire a Montalcino.

Non ho ancora raccontato come trascorriamo le nostre serate in camper. L’adolescente si è intrippato con il gioco delle carte. Scala quaranta in primis. Quindi passiamo il tempo in interminabili partite dove io gioco a “muzzo” e vinco spesso, l’adolescente impara le tecniche e Michele si strugge quando il gioco non volge a suo favore. Qualche ora passata come al circolo dei vecchietti, un sorso di Fernet e un paio di partite a quiz. Poi crolliamo, accompagnati dalla musica che arriva dal letto dell’adolescente.

Al nostro risveglio Monteriggioni ci attende in tutto il suo splendore.



"Però che come sulla cerchia tonda
Monteriggion di torri si corona,
così ['n] la proda che 'l pozzo circonda
torregiavan di mezza la persona
li orribili giganti, cui minaccia
Giove dal cielo ancora quando tona"


Così Dante parlava di Monteriggioni nella sua Divina Commedia, canto XXXI e così si presenta ai nostri occhi, mentre ci avviciniamo alle mura del borgo. Costruito tra il 1213 e il 1219 per la sua posizione strategica che permetteva di controllare la Valdelsa è giunto intatto fino ai nostri giorni. E a noi si mostra in tutta la sua magnificenza.

Passeggiamo per le stradicciole lasciandoci invadere dalla sensazione di essere in viaggio nel tempo.

Verso l'ora dell'aperitivo ci fermiamo, accettando l'invito a una degustazione di vino, in una delle botteghe che si affacciano su una via del borgo. Rimaniamo a chiacchierare amabilmente di uva, di vendemmie, di Moldavia e dentisti, di economia e finanza, ma il vino non ci arriva al cuore e, nostro malgrado, salutiamo a mani vuote la cantina. Questa condivisione non fa altro che confermare che viaggiare, parlare con persone che hanno vite diverse, esperienze diverse dalla mia ha l'incredibile potere di aprire la mente, di allargare gli orizzonti, di mostrare altri mondi, aprire alle possibilità. E ci incamminiamo con un pensiero che ultimamente si affaccia spesso: sarebbe così assurdo pensare di mollare tutto e iniziare davvero a vivere?




SAN GIMIGNANO



Image by Makalu from Pixabay


A San Gimignano inizio a essere un po' nervosa. Con Michi avevamo valutato alcune possibili aree sosta in libera confrontandole con una a pagamento. Non avendo preso una decisione, io avevo dato per scontato che avremmo dormito in libera, mentre Michi parcheggia il camper in un'area sosta a pagamento.


Per non dover sopportare i miei brontolamenti, acconsente a spostarci in zona industriale, una zona tranquilla che ci permette di raggiungere e visitare il borgo. 


 


Mirtilla scende dal camper e non ha intenzione di risalire. Si mette a mangiucchiare erba tutt'intorno. Credo che i gatti sappiano assolutamente come comportarsi, perchè poco dopo si accuccia in un angolo e rimette il suo pasto. 

Sicuramente la strada a curve deve averla disturbata e lei ha trovato il rimedio per sistemare il suo stomaco scombussolato.

Quando la principessa decide di risalire sul camper, noi ci concediamo una passeggiata a San Gimignano, anche se ormai il sole sta tramontando. Fortunatamente il clima è  dalla nostra parte e non fa assolutamente freddo. 


San Gimignano affascina per la presenza di 13 torri che svettano nel mezzo delle colline toscane rendendo il suo profilo unico. 

Le bellezze di questo borgo si trovano tutte nel centro storico e meriterebbero una visita più accurata. Noi passeggiamo tra le vie gustandoci il crepuscolo. 

Non ci facciamo mancare una piccola bottega dove ci facciamo preparare un panino con la mortadella di cinghiale che ci gustiamo passeggiando per San Gimignano.











Quando ormai si fa buio torniamo da Mirtilla. Il parcheggio, per trascorrere la notte è un po' isolato, quindi decidiamo di  spostarci avvicinandoci a Volterra. Ci fermiamo a dormire a Castel Gimignano.



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