PIENZA E MONTALCINO



Alle ore 8 abbandoniamo il parcheggio per evitare multe e ci  dirigiamo a Pienza, dove Michele e io, dopo aver salutato Glen e Mirtilla, girovaghiamo per le viuzze ancora assopite, mentre l'adolescente dorme. 

                                                                                                                                                                   A PIENZA ABBIAMO PARCHEGGIATO QUI . 

Pienza si presenta proprio come i borghi che amo: solitaria, poco caotica, ma ricca di bellezza a ogni angolo e scorcio.
A differenza di altre cittadine toscane, Pienza non esisteva prima del 1459.
La sua storia è legata a quella di Papa Pio II, nato a Corsignano il 18 ottobre 1405 e divenuto Pontefice nel 1458. Sorrido perché anche il fratello dell'adolescente vide i natali il 18 ottobre, solo qualche secolo più tardi.
Papa Pio II ingaggiò un architetto per trasformare la sua Corsignano, da piccolo borgo medioevale che era (l'antico Castello di Corsignano è conosciuto fin dall’828), in una residenza papale in stile rinascimentale ... Pienza, appunto. I lavori terminarono, altra buffa coincidenza, il 29 agosto 1462, giorno dopo la nascita dell'adolescente, ovviamente qualche secolo prima.
Ma ritorniamo al presente.
Iniziamo la nostra visita lungo la passeggiata panoramica.
Poi ci addentriamo tra le viuzze del borgo che è ancora addormentato. Camminare di mattina ci regala uno sguardo meno turistico sul borgo, perché le strade sono pressoché deserte. Ci imbattiamo solo in qualche arzillo vecchietto col cappello in mano seduto a sorseggiare il caffè mattutino.

















Cerchiamo una lavanderia a gettoni per fare il bucato e un negozio in cui fare provviste.
Troviamo entrambi, anche se un piccolo imprevisto in lavanderia rallenta la nostra tabella di marcia.
Sulla via del ritorno al Glen facciamo un simpatico incontro. Mentre camminiamo ci troviamo faccia a faccia con un cartello affisso a una casa: VENDESI. Incuriositi ci avviciniamo, scrutiamo nei paraggi e mentre ci stiamo per allontanare arriva il proprietario dell'immobile. Trattasi di un giovane rampollo che ci racconta le bellezze della sua casa "costruita dal nonno de' mi babbo e dal babbo de' mi babbo" ora edificio storico, in quanto contiene le schegge delle granate della seconda guerra mondiale. In vendita al modico prezzo di 1.700.000 euro. Ovviamente i nostri cuori si sono aperti al sogno di un agriturismo o b&b, nella ridente Pienza, ma le nostre tasche ci richiamano immediatamente alla realtà. Qualora tra i lettori ci fosse qualcuno in grado di prendersi cura di questo piccolo gioiello, ci faccia un pensierino. Tra le undici stanze ve n'è pure una affrescata.




 Pranziamo a bordo Glen e, prima di raggiungere Montalcino, facciamo carico e scarico a Pienza.
QUI 
   

Lungo la strada, Michele arresta  Glen. Penso sia una delle solite soste per permettere alle auto in coda di fluire. Invece prende la macchina fotografica e scende dal camper per immortalare questo scorcio che ci attende quieto dietro le sbarre di un cancello abbandonato.



La riconoscete?
E' la via che il Gladiatore percorse nel suo ritorno a casa. Piccola chicca cinematografica. 
A Montalcino ci parcheggiamo qui, per la visita del borgo. 




Montalcino delude le mie aspettative. Forse perché la trovo molto più commerciale rispetto a Pienza, o forse perché, nonostante la presenza di numerosi negozietti ( per lo più enoteche) appare spenta e priva di vita. Solo qualche turista si aggira tra le vie del borgo. 
Ci lasciamo però attirare da un piccolo alimentari alla ricerca di un pane sciocco per la sera. 
Quale sorpresa, trovarci al cospetto dell' introvabile ( ma allora non lo sapevamo ancora) AGLIONE! 

La nostra passione culinaria si risveglia e chiediamo alla commessa, una non più giovane signora, dal capel canuto e bianco, di suggerirci la quantità di aglione per un piatto di pici per tre persone. 
Ci suggerisce di prenderne due spicchi. Ovviamente abbiamo creduto di poterne trovare ancora in altri alimentari e così  le abbiamo lasciato le quattro o cinque teste che ancora conservava nel suo cestino. Mai errore fu più grande! L'aglione è impossibile da reperire, ci ripetono i duecento commercianti che abbiamo poi interpellato nei giorni seguenti, e ci toccherà tornare in Valdichiana a giugno per poterlo trovare ancora. 

Torniamo al camper e Michi si rimette alla guida per raggiungere il punto della nostra sosta notturna. 
Dormiamo nel parcheggio messo a disposizione dall' agriturismo la Crociona. Posto tranquillo, isolato,  ma sicuro.   


Qui Mirtilla ha fatto un bel giretto nel prato. Non è abituata a uscire di casa, ma è una gatta molto curiosa, quindi esce ben felice di esplorare il mondo a lei sconosciuto. Con fare guardingo si è aggirata nei paraggi del camper, pancia a terra, orecchie sollevate per captare ogni rumore. Qualche minuto fuori, poi torna tranquilla a bordo Glen.
Meditiamo che è arrivato il momento di prendere un guinzaglio per permetterle di uscire senza minare la sua sicurezza e la sua incolumità. Al ritorno a casa procederemo con l'educarla al nuovo stile di vita che ormai ci attende. 
Qui le coordinate per sostare alla Crociona. Parcheggio gratuito e libero per 24 ore. Nessun servizio. Noi siamo arrivati in serata e siamo ripartiti il mattino presto. Non abbiamo fatto in tempo a salutare i gestori e visitare la tenuta, ma è stato bello svegliarsi la mattina vista Vigna di Brunello. 





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