VOLTERRA E IL CAPODANNO IN PIAZZA

Risveglio a Castel San Gimignano e partenza per Volterra. 


A Volterra parcheggiamo e pernottiamo qui, in libera, in una zona tranquilla. Accanto al parcheggio si trova un piccolo alimentari, aperto anche la domenica mattina. 


Ci casco ogni volta. Mi riprometto di passare l'ultimo giorno dell'anno come fosse un giorno qualsiasi, e invece non ci riesco. Mi sembra di fare un torto a un vecchio amico che se ne va. Come non salutarlo? Come fingere che non sia stato al mio fianco, a volte pure una spina nel fianco, per 365 giorni? 

Per un po' sei stato un anno meraviglioso, uno dei migliori di questi ultimi tempi. Mi hai regalato una ventata di passione per il mio lavoro, mi hai infuso coraggio e determinazione. Mi hai regalato nuove amicizie. Poi, verso il tuo volgere al termine, hai deciso di diventare un po' acido e stronzetto.  Forse per farti ricordare meglio, forse per mettere alla prova le mie consapevolezze. 

Eppure, in tutto questo non posso che dire nuovamente GRAZIE 

Grazie perché sto imparando a danzare nella pioggia. A volte nemmeno la vedo la pioggia. La bellezza è negli occhi di chi guarda, mi ha detto una volta una persona saggia. Ho riso pensando che fosse una bella frase  da Bacio Perugina, senza alcuna verità. Pian, piano mi sto rendendo conto che aveva ragione.  Guardiamo ciò che abbiamo dentro. E io ho la fortuna di avere un grande maestro che ogni giorno mi insegna a non arrabbiarmi per ogni cosa, a vedere il lato bello anche in un elettrodomestico che si rompe, in una macchina che è quasi da rottamare, in un bicchiere che cade a terra in mille pezzi. Perché la vita è molto più di qualcosa che ci scombussola. È proprio danzare nella tempesta senza farsi travolgere.  Lo dobbiamo alla Vita, questo entusiasmo, questa gratitudine. Lo dobbiamo a noi stessi. 

GRAZIE 2023 perché sei giunto alla fine senza portarti via nessuno delle persone che amo. 

GRAZIE 2023 per le scelte coraggiose, a volte incoscienti di mia figlia che sta cercando se stessa e il suo posto nel mondo. 

GRAZIE 2023 per Federico e la sua meravigliosa forza. Per la sua laurea sudata, meritata e conquistata con tutte le sue forze, senza alcun aiuto da parte mia. ( a parte la correzione di bozze ahahahah ) 

GRAZIE 2023 per l'adolescente, che si è rimesso in gioco con passione e coraggio, da vero rugbista corre avanti con uno sguardo attento a chi sta poco dietro di lui. 

GRAZIE 2023 per le amiche, vere e speciali che mi fanno arricriare. 

GRAZIE 2023 per la mia famiglia, porto sicuro nelle tempeste.

GRAZIE 2023 per MICHELE, compagno prezioso di viaggio, ora ancor più in senso letterale. 

GRAZIE 2023 per la scrittura, la lettura, la bellezza...

Il mio augurio è che possiamo accogliere con entusiasmo ogni giorno del 2024, che, diciamocelo, non ha una missione facile, come ogni anno nuovo che si affaccia. Ma come diceva il buon saggio Rodari, nessun indovino potrà mai dire come sarà il nuovo anno, perché sarà come noi lo faremo. Allora rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo davvero per un mondo più bello!

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.(RODARI) 

L'adolescente inizia a mostrare segnali di stanchezza. Vorrebbe tornare a casa, stare nella sua stanza ad ascoltare musica. Visitare il borgo diventa più difficile. La giornata inoltre è grigia e forse anche noi siamo un pochino stanchi. Mi accorgo, mentre metto nero su bianco le nostre esperienze, che abbiamo saltato alcuni posti molto interessanti, qui a Volterra, il che da un lato è molto positivo: vuol dire che ci dovremo tornare per rimediare!  Entriamo   nel borgo passando per la Port dell'Arco, la più antica e la più intatta che vanta dettagli risalenti al 5° secolo. Attraversiamo la porta e ci troviamo catapultati indietro nei secoli. Volterra trasuda cultura etrusca e romana da ogni dove. Peccato non aver visitato l'anfiteatro romano. Noi non siamo passati da quella zona, anche se in inverno non è possibile fare visite. Leggo però che dalla terrazza sopra Via Lungo le Mura del Mandorlo, gratuitamente ci si affaccia all'area con i resti delle terme romane e del teatro del 1° secolo d.C. Vediamo però l'acropoli etrusca che si trova in cima al colle nel parco Enrico Fiumi. Dal parco si può ammirare in tutto il suo splendore l'enorme Fortezza Medicea, costruita nel 1474, che ora ospita una prigione di media sicurezza, per cui non è possibile visitarla.  Si ritorna in città attraverso la Porta Selci. 

Bellissima è la Piazza dei Priori che ospita Palazzo dei Priori e Palazzo Pretorio, dove ci attende il nostro capodanno in piazza.  Passeggiando per le vie di Volterra, Michi e Ale si imbattono in una Panineria e non si fanno sfuggire l'occasione di gustare un panino toscano. 

Michele si fa tentare dal LAMPREDOTTO e Ale da una porchetta con pecorino. 

 https://panineria-al-vicolino-volterra.eatbu.com/?fbclid=IwAR02oqR5ZoBt7nfYgOMczPTZef_x7T835E_9thhy0pI2o5nRjDDKqiQTHaE&lang=it












Dopo aver passato qualche ora tra le vie di Volterra, decidiamo di tornare in Camper per spupazzarci un po' Mirtilla, riposarci e prepararci alla notte di San Silvestro. È uno dei pochi momenti di questa vacanza che ci mettiamo in modalità totale relax. Io scrivo, l'adolescente dorme e Michi legge con Mirtilla cozza accanto a lui. Ci regaliamo una cioccolata calda per merenda e poi preparo patate e stinco per la cena. 

Mentre mangiamo inizia a piovere. Non so se essere felice di brindare in camper o rattristarmi vedendo l'adolescente deluso per la mancata festa in piazza. Ma ci pensa il tempo a risolvere le cose. Verso le 22 smette di piovere, così alle 22 e 30 ci avviamo verso la piazza dove ci è stata promessa una festa anni 80/90. 

Invece ci attende la desolazione. L'adolescente non perde occasione per rinfacciarci di avergli fatto trascorrere il peggior Capodanno della sua vita.  Fortunatamente alle 23.30 arriva Sergio Friscia, l'ospite speciale della serata, che con la sua verve e simpatia ribalta le sorti della festa e iniziamo a divertirci un pochino, noi boomer.  Poco prima di mezzanotte, la piazza, che fino a poco prima era pressoché deserta, si popola e si anima. Salutiamo e ringraziamo il vecchio anno prima di congedarci da lui. 

BENVENUTO 2024 

Balliamo un po' in piazza, brindiamo con un buon bicchiere di prosecco e poi sorrido quando viene la  canzone che è diventata l'inno della nostra scuola quest'anno. 


Pian piano ci allontaniamo dalla folla e torniamo al camper dove Mirtilla ci aspetta felice. 



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