Di ruote sventrate e tanta merda: VERTIGO, un corto fortunato parte 2

Mirtilla ci sveglia poco prima delle otto e abbastanza velocemente ci mettiamo in movimento per raggiungere un bar: nella fretta ieri mattina abbiamo dimenticato la caffettiera a casa. Per me nessun problema, ma per Michele un risveglio senza caffè non è un buongiorno. 

Patrizia ci aspetta al parcheggio sotto la Rocca di Vignola, proprio di fronte al circolo Ribalta. 





Vignola è un borgo carinissimo che meriterebbe essere visitato con più calma. 

Noi facciamo solo una tappa alla pasticceria Gollini a conoscere la famosa torta Barozzi, la cui ricetta segreta è custodita da cinque generazioni. 






Dopo il caffè ci trasferiamo al circolo ed entriamo in una dimensione surreale, nel mondo cinematografico, nell’arte e nella bellezza della gioventú.  

Il Ribalta Esperimenti Film Festival è un festival internazionale dedicato al cinema di ricerca. 

Quest'anno la sezione SPIRAGLI, curata dal professor Jonny Costantino, è una vera e propria competizione dedicata alle opere degli allievi della Scuola d'Arte Cinematografica Florestano Vancini di Ferrara. Tra loro Marcello, il fratello di Michele. 


“I lavori che andrete a vedere sono stati realizzati dagli studenti della scuola. Sono dei microcosmi, spiragli, feritoie che possono spalancarsi e far passare sempre più luce, oppure possono chiudersi” ha detto orgoglioso il prof presentando i suoi allievi. 


Quello che ho visto scorrere sullo schermo è stato un bisogno impellente di uscire da tunnel fatti di ansia, di paure, di incertezza. Uno specchio limpido del momento che i nostri giovani stanno attraversando, storicamente parlando, ma anche della loro crescita, della disperata ricerca di se stessi, del loro posto nel mondo, della loro voce. Questi ragazzi hanno superato il timore di mettersi a nudo, di rivelarci le loro fragilità più profonde. Hanno cercato di parlarci, di farsi capire. Si sono lasciati leggere, aprendoci le pagine della loro psiche, della loro anima. Non ho visto feritoie pronte a chiudersi, ma orizzonti aperti e luminosi. E tanta fiducia nel futuro, il loro futuro.

Eccoli: 

 


FATE, di Manuel Cappellacci. 




PERSHENDETJE di Vlera  Tahiri , documentario sulla vita familiare in un giorno di festa nel Kossovo.




CHI SOGNA NON DORME di Nicolò Serri. Un dialogo tra artista e arte. O, per come l'ho visto io, un meraviglioso dialogo tra il nostro sé e la nostra incapacità di credere in noi stessi.




VIVERE  di Noemi Fiordimondo. L'ansia che opprime, soffoca, ti annega. 



SEMBIANZE di  Jasmine, che ha messo a nudo la sua casa e la sua anima.




WASTE di  Tommaso Calestani. Angoscia nel vivere il tempo. 



VORTIGO di Marcello Colombo, alias mio cognato. Il coraggio di seguire la propria strada libera dal vortice delle paure. Dal buio dell’immobilità alla corsa verso il futuro luminoso che lo aspetta.



NOCTURN VIBRANTE di Lorenzo Minutillo, corto interamente girato con una vecchia telecamera di lui bambino. Le paure dell'infanzia riaffiorano e sembrano inghiottirci.


Queste le mie umilissime considerazioni. Se volete sentire una voce più autorevole e avere uno sguardo più ampio vi invito a leggere questo articolo di Arianna d'Erasmo . Ho preso in prestito le foto da questo articolo solo per dare risalto alle mie povere parole. 


Dopo pranzo riprendiamo la strada di casa e sorpresa delle sorprese! Chi trovo in autostrada? 




Un saluto al volo alla mia sister Letizia e poi corriamo a prendere l'adolescente prima di rientrare a casa dove la macchina di Michele ci accoglie con una gomma a terra. 

Giobbe in confronto era un pivello! 



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