9- 16 AGOSTO 2024: OLANDA

 



9 AGOSTO : BRUGGE-BLESKENSGRAAF (FARM NESCIO) KINDERDIJK

Oggi piove. Riprendiamo il nostro viaggio per entrare finalmente in Olanda. A dire il vero io sarei rimasta in Francia e avrei cambiato volentieri i nostri programmi, ma l'adolescente ha in mente Amsterdam e non sente ragioni! Il viaggio ormai è per noi diventata l'occasione di ascoltare audiolibri e maciniamo chilometri accompagnati dalla meravigliosa voce di Francesco Pannofino che legge Harry Potter.

Un tratto di strada lo percorriamo sotto il livello del mare, esattamente nel tunnel N62, https://www.hollandlandofwater.com/it/westerscheldetunnel/

In mattinata arriviamo a Bleskensgraaf presso la Fattoria Nescio dove sostiamo per visitare Kinderdijk e Rotterdam. La fattoria accoglie una decina di camper e offre bagno, doccia, corrente elettrica e spazio per lavare i piatti. Le piazzole hanno un piccolo spazio di verde dove poter mettere tavolo e sedie o sdraio per rilassarsi.





Dopo aver fatto familiarizzare Mirtilla con il posto, felici della presenza di un cane da guardia che la tiene tranquilla nel camper, scarichiamo le biciclette e andiamo in visita a KINDERDIJK, SITO DELL'UNESCO. Percorrere le ciclabili in Olanda, per chi come noi si sposta molto in bici anche a casa, è un'esperienza catartica. Davvero in Olanda potresti non avere un'auto e non avere alcun problema a muoverti. I paesini che attraversiamo sono bellissimi e caratteristici. Pedalare è bellissimo e in un'oretta, tra una foto e l'altra, arriviamo in uno dei luoghi che maggiormente rappresentano l'Olanda, il regno dei mulini a vento. Sono talmente impegnata a gustarmi tutto che non riesco a concentrarmi sull'aspetto fotografico. 
















Al rientro ci sediamo tranquilli nel prato per una gustosa apericena. Poco prima del tramonto ecco spuntare in cielo delle bellissime mongolfiere. Poi stanchi per la giornata andiamo a dormire per recuperare le forze per l'indomani.




10 AGOSTO: ROTTERDAM E DORDRECHT

Oggi grande soddisfazione ciclistica: 64 km portati a casa! 
Ci svegliamo presto e partiamo alla volta di Rotterdam. Pedalare in Olanda non è per nulla faticoso, le strade sono bellissime e il paesaggio incanta. Solo in alcuni tratti, quando il vento soffia forte, bisogna spingere un pochino per vincere l'attrito. Rotterdam è sicuramente una meta che non deve mancare quando si visitano i Paesi Bassi, per la sua architettura moderna. La cosa particolare, quando ci si avvicina e si scorgono i grattacieli,  è la sensazione di entrare in una città grande, caotica per poi ritrovarsi, girando tra le vie, in un ambiente piccolo e rassicurante. Noi, girandola in bici abbiamo trascurato alcuni punti interessanti. Non si possono perdere però le case cubiche, il ponte e la parte dei negozi dove io e Alessio ci siamo dati allo shopping, ovviamente senza trovare nulla di conveniente.
Il rientro lo facciamo passando da Dortrecht la più antica città olandese, che vanta il titolo di città fin dal 1120.
Finita la visita cerchiamo una Lidl, ma abbiamo dei problemi a orientarci. Stiamo cercando strade alternative quando si avvicina a noi un signore che ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto. Si presenta, si chiama Herman, è indonesiano e vive in zona. Cerca di spiegarci la strada, ma viste le difficoltà si offre di scortarci con il suo motorino. Chiama sua moglie, Isabel, e ci fanno da scorta fino al negozio mentre noi li seguiamo in bicicletta. Il mondo non è poi così malvagio come lo dipingono. Rientriamo in camper dove Mirtilla ci aspetta miagolando. Un po' di coccole, doccia, cena e stanchissimi ci mettiamo a nanna. 







 





11 AGOSTO: UTRECHT 

Ci avviciniamo a Utrecht con il camper e decidiamo di sostare presso la fattoria De Kersenpit 
All'ingresso della Farm c'è una casetta automatica dove vendono i prodotti dell'orto, per lo più fragole, mele, marmellate di frutta e uova. Si possono vedere caprette e lama, tacchini, galline che scorrazzano libere e persino un pavone. C'è anche un bellissimo parco giochi per i bambini. 













Al nostro arrivo non troviamo i proprietari della fattoria, ma ci sistemiamo lo stesso sul prato adiacente l'area camper che, al nostro arrivo, è piena. Scarichiamo le biciclette e con calma raggiungiamo il centro di UTRECHT  Ci sarebbe molto da visitare e potremmo correre un po', ma preferiamo prendere le cose con calma e fare una semplice passeggiata nel centro per goderci la domenica. Utrecht è ricca di negozi dell'usato e dell'antiquariato, pane per i miei denti. Ne passo in rassegna alcuni, alla ricerca di qualche occasione che però tarda ad arrivare. A un certo punto, mentre stiamo passeggiando, vediamo un ragazzo che sta mangiando delle patatine dall'aspetto delizioso. Michele gli chiede dove le ha prese così scopriamo 

Dapp Frietwinkel un locale dove cucinano le migliori patatine fritte che io abbia mai mangiato. 

I ragazzi che le preparano sono simpaticissimi e Michele si ferma a chiacchierare con loro. 






 
Non è Olanda senza un giro in un negozio ACTION...per una action dipendente come lo sono io. In ogni paesino c'è un ACTION che mi aspetta. A Utrecht ci fermiamo per prendere i copri sella in gel per salvaguardare le nostre natiche, visto che non abbiamo portato abbigliamento d ciclisti. Michi e Ale bevono qualcosa in un bar mentre io giro alla ricerca di qualcosa di interessante. In un carinissimo negozio trovo un bellissimo portachiavi/apri bottiglia a forma di bicicletta e  lo prendo per Michi: regalo perfetto e gradito! 

Dell'Olanda mi colpiscono i campanili. Quando devono segnare l'ora non fanno solo rintocchi di campana, ma suonano motivi piacevoli; sembra sempre una giornata di festa. 















Rientriamo alla fattoria, ma prima di tornare al camper ci fermiamo a comprare le fragole che sono state raccolte proprio dalla serra accanto a noi. Facciamo uscire un po' Mirtilla, sicuri del fatto che al minimo rumore ormai rientra in camper. Invece, questa volta il luogo è silenziosissimo. A parte le galline che zampettano sul prato non si vede nessuno. Il cane di casa, Mira, è in giro e non le puoò dare fastidio. Facciamo la doccia, sistemiamo per la cena, ma Mirtilla non torna. Ci preoccupiamo un pochino. Arriva Mira vicino a camper e ridendo le chiedo di andare a scovare ;istilla per favore, visto che non la troviamo. Dopo pochi minuti la sentiamo abbaiare furiosamente accanto alla catasta di cassette di legno. In cima a quelle cassette ecco Mirtilla, pelo rizzo, orecchie all'indietro, schiena arcuata. Soffia al cane e lui abbaia. Non sappiamo come fare, poi prendiamo il trasportino e con un po' di fatica Michele riesce a farla entrare e la riportiamo sul camper. È arrivato il momento di provare una nuova tipologia di pettorina. Non possiamo più lasciare che gironzoli da sola.

12 AGOSTO: UTRECHT-KWADIJK
Facciamo colazione con calma, con le fragole della serra che abbiamo preso la sera prima; poi verso le 9 e mezza partiamo per avvicinarci ad Amsterdam. 



I campeggi sono abbastanza pieni e la gente dice di aver prenotato da tempo per trovare posto. Ma noi siamo molto fiduciosi. Optiamo per Monikeddam, ma l'area sosta è full e ci cacciano via. Non troviamo posto da nessuna part, poi finalmente in internet troviamo a KWADIJK il  Boerencamping Weidevogelzicht; pare ci siano posti disponibili perchè il sistema ci permette di prenotare. Siccome siamo a pochi minuti, non concludiamo la prenotazione e ci presentiamo direttamente sul posto. Ovviamente il campeggio è pieno! Ma la proprietaria, gentilissima ci fa accomodare in uno spiazzo, senza corrente, ma comunque comodo. È un camping frequentato quasi totalmente da Olandesi, qualche tedesco e francese, ma nessun italiano. Ci troviamo a pochi chilometri da Purmerend, pranziamo al volo, scarichiamo le biciclette e ci lanciamo lungo le bellissime ciclabili fino al paesino, davvero carino. 
Qui troviamo persino le scarpe ad Alessio (w i saldi!), visto che le sue lo hanno abbandonato durante il viaggio. 
















13 AGOSTO: AMSTERDAM 

Finalmente è arrivato il giorno che Alessio attendeva da tutta la vacanza. 23 Km ci separano da Amsterdam e ci prepariamo a percorrerli tutti in sella alle nostre biciclette. Sappiamo bene che visitare questa città in un giorno non è fattibile, se si vuole davvero viverla e conoscere ogni suo angolo, ma decidiamo di fare delle scelte per poter assaporare un pochino di questa meta tanto ambita. 
La strada per arrivare ad Amsterdam è. come tutte le ciclabili in Olanda, bellissima. Potersi muovere ovunque in sella alla propria bici senza aver paura delle auto è un'esperienza davvero unica. 
Arriviamo in città a bordo del traghetto GVB e subito decidiamo di fare una piccola escursione in bicicletta fino a piazza DAM. È mattino presto e ancora non ci sono troppi turisti. Amsterdam però non è pulitissima e questa cosa mi lascia un pochino perplessa. Durante il corso della giornata però inizio a vedere netturbini impegnati a pulire e riordinare le zone che avevo visto sporche. ( piatti rotti per terra, confezioni di cibo sparse in giro, cartacce, bottiglie...). Desideravamo visitare la casa di Anna Frank, ma già a giugno i biglietti erano esauriti. Percorriamo alcune vie accanto ai canali, alcuni ponti e  poi andiamo nel locale dove dicono ci sia la torta di mele più buona della città . Ne prendiamo due fette per gustarcele seduti su una panchina ammirando il traffico cittadino.



Mentre ci deliziamo il palato con questo buonissimo dolce decidiamo di proseguire a piedi il nostro tour per visitare il centro e far felice Alessio lasciandolo girovagare tra negozi e piccole botteghe alla ricerca di souvenir da portare a casa. 
Lasciamo quindi la bicicletta nella velostazione, un luogo chiuso e protetto in cui  lasciare la bici. Il servizio è gratuito per le prime 24 ore, quindi ottimo per i turisti che non vogliono lasciare il mezzo legato in qualche posto non sicuro.
Facciamo un giro tra i negozi, e questa è la parte di Amsterdam che ho meno apprezzato. 
Ma, meraviglia delle meraviglie, dopo mesi di ricerca mia di un paio di scarpe che amo ma non trovavo a prezzi decenti, eccole lì su uno scaffale alla bellezza di 20 euro: felice come una bimba il giorno di Natale!  Anche un'attività apparentemente noiosa e poco appetibile ha portato i suoi frutti. 


Ci fermiamo poi a mangiare delle patatine fritte in un botteghino, ma non sono nulla in confronto a quelle gustate a Utrecht. Io e Michele andiamo a visitare il cortile delle beghine, mentre  l'adolescente continua il suo tour. 
Prima di rientrare alla velo stazione per riprendere la via verso casa entriamo in una boutique del tabacco dove Michi fa acquisti per la sua pipa. Siamo consapevoli di esserci persi tutta la parte culturale dei musei, ma chissà, forse un giorno torneremo. 




























14 AGOSTO: EDAM

Eccoci finalmente alla giornata tanto attesa da Michele: la visita al mercato del formaggio a Edam. La giornata è uggiosa, pioviggina e partiamo attrezzati di mantelle in sella alle nostre biciclette. 
Tutti i  mercoledì di agosto a Edam fanno la rievocazione storica del mercato del formaggio. Arriviamo prima delle 10.00 così abbiamo modo di osservare i preparativi per questo giorno, che pare un giorno di festa. durante la rievocazione i partecipanti sono invitati a indovinare il peso di alcune forme di formaggio. Abbiamo provato ma non siamo riusciti a portarci a casa il premio! 
LA rievocazione è interessante e la presentatrice è una donna di origine genovese, che spiega anche in italiano. In questo modo non ci perdiamo nulla e riusciamo a capire tutto quello che accade nella piazza. 
I figuranti mettono in scena la vendita delle forme di formaggio, la contrattazione del prezzo, l'assaggio, la vendita ai negozianti, il trasporto sui canali, tutto accompagnato dal suono festoso della banda e di un organetto mobile che allieta la piazza. 
Al termine della rievocazione andiamo a visitare la Cattedrale, all'interno della quale c'è un mercatino di libri usati. Facciamo visita anche al cimitero e scopriamo che insieme alla ghiaia vengono utilizzate le conchiglie, vista la vicinanza del mare. Camminiamo tra le tombe su una distesa di conchiglie, alcune spezzettate, altre ancora integre. 























Secondo i nostri programmi, al termine della visita a Edam, saremmo dovuti andare a vedere i mulini a Zaanse-Schans, ma sentiamo il bisogno di riposare e, complice la pioggia, torniamo al camper dopo esserci fermati a prendere una nuova pettorina per Mirtilla. (SPOILER: non è adatta a lei...se la sfila) 


15 AGOSTO: HASSELT 


Iniziamo il viaggio del rientro, con molta calma, decidendo di avvicinarci alla Germania. Consultiamo la cartina e fissiamo come possibili mete Hasselt e Swolle. 
Hasselt si rivela una perla, una chicca davvero inaspettata. Per me, la più bella cittadina che abbiamo visitato in questa nostra avventura; racchiude piccoli gioielli con cui mi riempio occhi e cuore. 
Posizioniamo Glen nell'area camper https://camperparkinghasselt.nl/.
Alle nostre spalle ecco spiccare il MULINOO de ZWALUW, costruito intorno al 1784 in mattoni, su base ortogonale. Il mulino è visitabile al sabato delle 13.00 alle 16.00. Di fronte a noi i due campanili. Hasselt è meta di pellegrinaggi e fa parte del cammino di Santiago. Dopo aver sistemato le bici e Mirtilla facciamo un breve giro di perlustrazione. Hasselt è piccolissima ma splendida. 
C'è anche un bellissimo negozio dell'usato, NOGGUS E NOGGUS, che ovviamente vado a visitare.
Ci fermiamo in un locale per una birretta e Michi si fa dare lezioni di pronuncia olandese dalla cameriera. Al nostro ritorno ci aspetta una deliziosa apericena con tramonto sul canale. 







16 AGOSTO: HASSELT- SWOLLE  ULTIMO GIORNO IN OLANDA. 

Oggi la giornata prevede pioggia. Siamo stati molto titubanti sul da farsi:procedere o visitare Swolle? In rete ne parlano bene, è vicina, piove...alla fine decidiamo di restare ancora un giorno in area sosta e di attendere il pomeriggio per andare a vedere Swolle. 
La mattina pioviggina e io e Michi facciamo di nuovo un giro per Hasselt...io me ne sono letteralmente INNAMORATA!!! 



































Anche qui, come del resto in tutta l'Olanda, rimango affascinata dalle finestre delle abitazioni. Poche case hanno le tende ai vetri e quasi tutte le finestre mettono in mostra oggetti, vasi di fiori, soprammobili. Pare che questa abitudine abbia radici nel Calvinismo, chi è onesto e leale non ha nulla da nascondere, ecco spiegata l'assenza di tende. Un motivo pratico potrebbe essere la necessità di far entrare luce nelle case e di poter osservare quello che accade all'esterno. 





Dopo una fumante pasta e fagioli in brodo, forti delle previsioni meteo in miglioramento, Michi e io inforchiamo la bici e ci dirigiamo a Swolle. Il tempo non è clemente, ma il panorama ci ripaga. Sulla strada incontriamo dei piccoli borghi carinissimi, fattorie, capre, mucche, verde. 
Zwolle si rivela una delusione. 
Carina la via sui canali, interessante la porta Sassone, ma per il resto è una cittadina piena di negozi . Ce ne andiamo un po' con l'amaro in bocca. 
Per fortuna la vita ha un bel modo di compensare i momenti no con altrettanti momenti che scaldano il cuore. Sulla strada del ritorno arriviamo a un punto in cui dobbiamo traghettare le bici su una zattera portata da una signora che la trascina lungo una fune. Occorrono 60 centesimi a testa, ma non li abbiamo. La signora gentilissima ci concede di salire ugualmente e ci porta dall'altra parte del guado senza chiederci nulla in cambio. 
Un altro regalo che riceviamo è la vista di due cicogne con i loro piccoli. Al ritorno vediamo anche l'arca di Noè che è ancorata vicino alla nostra area sosta e ammiriamo il mulino da vicino. 
Al rientro ci aspetta una cioccolata calda e dopo una serata tranquilla in camper andiamo a dormire. Domani lasceremo l'Olanda ed entreremo in Germania per le nostre ultime tappe. 







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